Il Sedile

Un Consiglio Comunale con strascico giudiziario

Le interrogazioni creano un clima teso e la vicenda prende altre strade. Dure dichiarazioni dei consiglieri UDC Coluccia e Villani.

Cronaca/ di p.z.

Galatina – Si trattasse di un capo di abbigliamento si potrebbe definire un double face. Trattandosi di un Consiglio Comunale definiamolo pure  dai due volti. Un primo di forte impatto politico che aveva come oggetto le interrogazioni ed il secondo tecnico-amministrativo con oggetto imposte e Società partecipate.

Cominciamo dal primo. Erano ben  cinque le interrogazioni presentate dalle minoranze e due dalla maggioranza.  Le prime ad essere affrontate sono state quelle del rappresentante delle liste civiche Marcello Amante. Ecocentro ed  Ente Fiera gli argomenti. Con la prima il consigliere Amante chiedeva quando sarebbe stata realizzata l’isola ecologica e che fine avesse fatto la delibera che avrebbe dovuto predisporre il  Piano di azione 2014 per condurre la città all’obiettivo rifiuti zero.

Per  l’isola ecologica i ritardi sono imputabili al comune capofila, Galatone, che sta coordinando i progetti singoli in uno unitario, mentre per la Delibera non era stato fatto nulla. Questa  è stata in sintesi la risposta data dall’assessore all’ambiente.

Sull’ Ente Fiera la richiesta verteva  sul conoscere come l’ Amministrazione pensava di recuperare i 75.000 euro della rata di mutuo pagata al posto della Fiera Salento Spa. Risposta vaga. Era stata avanzata richiesta di restituzione delle somme al liquidatore della Società. Qualora non ottemperasse la pratica sarebbe passata all’ ufficio legale del Comune che avrebbe intrapreso azione di recupero forzoso ha spiegato l’assessore alle partecipate. Come se L’Ente Fiera avesse soldi per pagare i creditori.

Sull’ulteriore domanda su cosa si pensasse di fare per la Fiera Campionaria 2015 la risposta dell’assessore è stata del tipo: “ci stiamo pensando”.

” Pensando pensando giungeremo  Giugno e non si farà nulla” è stata la replica del consigliere delle civiche.

E’ stato poi il turno delle interrogazioni dei consiglieri Coluccia, Villani, Pepe, Viva e Gervasi.  Ritornato al centro dell’attenzione il Centro polivalente di Noha e le feste private autorizzate o gestite direttamente dalla consigliera delegata alla firma di Noha.

Perché la C.e.s.f.e.t  dichiara che il Centro è stato concesso in uso per l’organizzazione di attività ludiche e di animazione dedicate a minori della frazione di Noha mentre la stessa consigliera dichiara ai VV.UU. che trattasi della festa di compleanno della propria figliola?”. Qualcuno dei due non ha capito bene di cosa si trattasse?

Era questo il senso delle domanda a cui chiedevano  una risposta i cinque consiglieri. Secondo quanto riportato nel verbale dalla Polizia Municipale, intervenuta sul luogo, si trattava di una festa di compleanno ed era la stessa consigliera a dichiararlo. Ha risposto loro  l’assessore alle politiche sociali che ha grosso modo illustrato quanto previsto nel capitolato di appalto tra la C.e.s.f.e.t  ed il Comune sull’uso e sull’utilizzo del Centro sia in proprio che a terzi.  Leggeva poi la lettera di autorizzazione concessa dalla C.e.s.f.e.t e concludeva che trattavasi di autorizzazione per attività ludiche etc…

Naturalmente per nulla sodisfatte della risposta avuta le minoranze. A reagire più vistosamente  è stato il gruppo dell’UDC che per dichiarazione congiunta dei due consiglieri Giancarlo Coluccia e Pasqualina Villani fanno sapere che la vicenda non è certamente finita nell’aula consiliare.

Siamo fortemente intenzionati a porre fine a questo gioco di scandaloso occultamento di responsabilità politiche e di compassionevoli coperture  a  chi pur nella consapevolezza di aver commesso un abuso non ha nemmeno l’umiltà di chiedere scusa e di ammettere le proprie colpe. E’ il momento che non sia la sola politica e principalmente non quella del proprio partito a decidere se e quanto siano stati valicati i limiti della legalità ed esercitati eventuali abusi di potere”.

Sarà S.E. il Prefetto e la Procura della Repubblica, ognuno per le proprie competenze, ad essere interessato della vicenda. Nei prossimi giorni l’intera documentazione sarà a loro disposizione. Saranno loro a stabilire, qualora ravvisassero estremi di reato, a decidere la strada da perseguire”.

I due consiglieri UDC non sono però i soli ad aver intenzione di procedere su questa strada. Altri consiglieri  di opposizione hanno manifestato intenzione di procedere nella stessa direzione. Non è dato di capire se  ognuno per la propria strada oppure tramite un’azione comune.

Il Consiglio Comunale ha avuto altri sussulti di notevole intensità.  A parte le altre due interrogazioni delle minoranze. Una sulla statua bronzea  “Lampada senza luce” del Martinez con la quale si lamentava lo stato di abbandono ed incuria della stessa ed a cui rispondeva un assessore ai LL.PP. alquanto imbarazzato e con la solita promessa che presto sarebbe stato tutto risolto e la Pupa sarebbe tornata a fare il proprio bagnetto nelle fresche e chiare acque della sua vaschetta.  L’altra era sull’utilizzo e sulle convenzioni in atto o scadute degli impianti sportivi comunali e lo stato di salute degli stessi a cui lo stesso assessore si è riservato di dare risposta in un successivo momento.

Sono intervenute poi altre due interrogazioni irrituali perché fatte da un consigliere di maggioranza. La stessa consigliera delegata alla firma di Noha chiedeva, infatti,  al proprio Sindaco di indagare su presunti intrecci politici e alchimie burocratiche che avrebbero portato la moglie di un consigliere comunale a diventare dipendente dell’IPAB. La smorzava decisamente il sindaco Montagna dicendole che i dipendenti dell’IPAB non sono dipendenti comunali e quindi non vi è alcuna autorità da parte sua ad intromettersi  in situazioni che non gli competevano e pertanto dichiarava l’interrogazione irricevibile. La seconda chiedeva di sapere quali e quanti interventi fossero stati fatti dall’Amministrazione per le scuole e nelle scuole

Degli altri argomenti all’ordine del giorno ossia la Tari non è stato possibile determinare la data dell’invio dell’acconto né determinare il numero delle rate per il 2015 perché ancora non son riusciti a quantificare quanto ci è costato il servizio nel 2014. Sempre sul fronte TARI buone notizie. E’ passato l’emendamento presentato dal consigliere Pd, Emilio Tempesta, ossia che in caso di avviso di accertamento è possibile chiedere una rateizzazione di quanto dovuto per un numero massimo di 7 rate. E’ stata quindi aumentata la rateizzazione che prima era ferma sul numero di 4. Respinto, invece,  l’emendamento presentato dal consigliere Amante che proponeva di aumentare da un minimo di 12 ad un massimo di 120 a secondo dell’entità della somma da pagare.

Sul piano di razionalizzazione delle Società partecipate, infine, ben poco da dire. Una, la Fiera del Salento Spa è in liquidazione, l’altra, la CSA, è in scadenza nel dicembre 2015. Più razionalizzate di così?

 

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