Rubriche/Opinioni/di Veronica Romano

Suvvia Dr. Zurico, Lei vorrebbe farci credere alla storia della “bara” che non ci stava nel “loculo”.

E’ evidente a tutti, questa volta ha un po’ esagerato.                                                                                                   

Lei ha raccontato, solo in parte, la scena di un film di “Fantozzi”, e fatto credere a noi  indifesi “votanti” di trovarci davanti a una “c….a pazzesca”.                                                               

Non solo. Un partito di dichiarata opposizione, che fa opposizione senza se e senza ma, sarebbe stato sollecitato da “altrui” , solo per dare l’impressione di una provenienza  al di fuori della “maggioranza”,  a presentare una interrogazione addirittura con richiesta di risposta verbale urgente.                                                                                                            

E non finisce qua. Lei immagina che il Presidente del Consiglio, che tante volte si sarebbe dimostrato fiscale ed inflessibile sugli argomenti da portare all’ Ordine del giorno tra l’altro già fissato, questa volta lo avrebbe stravolto per inserire l’interrogazione e poter quindi dare sfogo al suo impulso vocale diviso tra blog e loculi.                                                                               

Insomma Dr. Zurico, Lei vorrebbe darci a intendere che è stato tutto organizzato nell’area della famiglia allargata della maggioranza.                                                                                          

E continuando nell’escalation Lei in sostanza ci vorrebbe comunicare il fatto che il leader di Direzione Italia che nel caso specifico è anche l’interrogante, ci teneva così tanto alla risposta che arrivava un’ora dopo che il Sindaco aveva argomentato sulla stessa.                                                                                                                                                   

 Se ha fatto tardi ci sarà pure una ragione, penso, non è che l’interrogazione l’ha fatta artificiosamente per far dare la risposta, che non riusciva più a trattenere, al Sindaco.                                                                                                                                                  Non so, forse era impegnato a difendere il nostro aeroporto, è possibile.  Insomma, Lei ci descrive una sceneggiata napoletana degna dei tempi migliori di Totò e Peppino, Lei ci dà l’immagine impietosa di una città sempre più simile a un cimitero, tanto per restare in argomento.                                                                                                                                                 E poi, io non lo so, tanto casino per un loculo che si è un po’ “ristretto”

Ha piovuto, anche le massaie lo sanno, con l’acqua le cose si restringono.                                             

E’ capitato la stessa cosa anche a me.                                                                                                                                     

Ero alle medie e il mio maglione preferito  divenne al contatto con l’acqua, della stessa mia misura di quando andavo alle materne.

Meno male che si trattava del maglione e non del loculo.