Il Sedile

Una sfida alla città di Lecce: “Lecce è una città aperta”?

Si terrà lunedì 19 gennaio prossimo un incontro nella sala consiliare del Comune di Lecce moderato da Marco Renna, alla presenza dello stesso padre Mario.

Eventi/Lecce/di Valori e Rinnovamento

“Padre Mario Marafioti- secondo quanto affermato da  Wojtek Pankiewicz, presidente del Movimento “Valori e Rinnovamento” – lancia, da par suo, la sfida alla Città di Lecce proponendo un incontro sul tema “Lecce è una città comunità ?”.

” Il Movimento “Valori e Rinnovamento” che ho l’onore di presiedere- continua Pankievicz-  da quando è sorto, poco più di due anni fa, è gia in campo proprio per dare il suo contributo a vincere quasto fondamentale sfida. Lecce è la città del sole e dell’umido. E’ la città della luce bianca dove sublimi artisti della pietra hanno saputo con l’abilità delle loro mani esperte rappresentare la bellezza. Dovremmo, perciò, tutti, cittadini, associazioni, amministrazione comunale, amare la nostra splendida città e impegnarci a riscoprire l’idea, il senso e lo spirito di comunità e la nostra leccesità. Fino a non molti anni fa a Lecce era normale salutarsi. Parlarsi. Aiutarsi. Il problema di uno diventava il problema di tutti. I luoghi, gli spazi comuni, erano rispettati e accuditi. Oggi è la città di nessuno. A Lecce, oggi, nella quotidianità, l’altro, o non esiste, o conta solo nella misura in cui può far da specchio alla nostra vanità. La vita nei luoghi pubblici, infatti, scorre o nella totale indifferenza, gli uni con gli altri, oppure nell’ ufaneria, nel credersi superiori, uno migliore dell’altro. Così passiamo spesso il tempo ad autocontemplarci. E salutiamo proprio quando non ne possiamo fare a meno.  Lecce oggi è un agglomerato irrazionale, un deserto di valori.  Lecce si deve rigenerare. Noi leccesi dobbiamo recuperare il senso del passato e della storia comune, del nostro essere “gente bona” e “core presciatu” e riconquistare fiducia e speranza nell’avvenire. Avere il senso della comunità significa sentirci parte attiva di un insieme di persone che orienta i propri sforzi, il proprio entusiasmo e le proprie passioni verso un obiettivo comune. Oggi ogni individuo cerca per sé il suo benessere. Penso che dovremmo superare l’idea di benessere come consumo, riscoprendo l’idea di benessere sociale, che fa riferimento ai rapporti del soggetto con tutti coloro che interagiscono con lui. Riscoprire i valori della comunità in una prospettiva di bene comune significa pure che i cittadini sentendosi parte viva, componenti attivi della “polis”, dimostreranno attenzione, sia verso la tutela dei luoghi, degli spazi comuni da condividere nella bellezza, senza bisogno di cancelli ; sia verso le altre persone, nella consapevolezza che l’altro è essenziale e prezioso e perciò gli dobbiamo cortesia e solidarietà”.
“Cerchiamo allora di ritrovare quello spirito di comunità- conclude il presdidente di Valori e Rinnovamento-  che la modernità, la fretta e l’odierna caotica dimensione della nostra vita cittadina ci hanno fatto smarrire. Occorre da parte di tutti, cittadini, associazioni, Comune, un impegno e un’azione tesi ad un’opera di rinascita e di rigenerazione urbana e sociale basata su partecipazione, cultura, arte, spazi verdi, spazi pedonali, arredo urbano, servizi, qualità della vita, socialità, solidarietà e aiuto reciproco. Il Movimento “Valori e Rinnovamento” da quando è sorto, poco più di due anni fa, si muove, con le sue iniziative, in questo senso, nel senso della Bellezza, non solo in senso estetico, ma intesa soperattutto come armonia di rapporti con le persone, con la natura. Bellezza intesa come giustizia sociale, come ecologia, come qualità della virta, anche spirituale.
Partendo dall’idea di Bellezza, di Armonia, di comunità e di bene comune possiamo tutti contribuire a progettare e costruire la città dell’uomo a misura d’uomo”.

 

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