Oggi è la nostra festa, la festa di tutti i tutti i papà, anche a quelli che non ci sono più.
Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico
Paura, forse si. Giustificata, penso si.
Ma se a qualcuno potesse interessare, amo le famiglie numerose, amo quel casino e quel disordine che c’è dove ci sono tanti bambini.
Amo i maschietti, adoro le femminucce, i loro trucchi, la loro vanità, i loro capricci. Eravamo in tre, ed io al centro, mio padre molto più povero di me a spezzarsi in due la schiena per tirare avanti, farci studiare, migliorare, non farci mancare nulla.
Siamo cresciuti bene, con valore forti che forse non esprimiamo ma sicuramente custodiamo dentro di noi.
Penso siamo riuscirci anche a trasmetterli, anzi sono sicuro che in questo ci siamo riusciti.
Poi la vita è quella che è, speri in una cosa e ti si presenta un’altra, speri in una cosa e ti sbatte addosso una che neanche immaginavi.
Funziona così.
Basta accontentarsi e andare avanti, mai smettere di credere in qualcosa anche a restarci da solo.
Ed oggi è la nostra festa, abbiamo fatto gli auguri a tutti i papà, anche a quelli che non ci sono più e abbiamo ricevuto a nostra volta gli auguri da parte dei nostri figli. Ho ricevuto in regalo, una splendida frase, quelle frasi che ti consolano nel senso che ti convincono che qualcosa di buono sei riuscito a farla, ma che fanno sentire un po’ solo chi come me è stato: UNA SOLA VOLTA PAPA’.