<Facile fare un appello alla città dopo aver utilizzato solo i vostri “votanti” scegliendogli a vostro “insindacabile giudizio”>.

Rubriche/Opinioni/di Veronica Romano

Ho letto tutto d’un fiato e quasi per intero, quello che mi è parso un accorato appello :“GALATINA MERITA DI RITROVARE UN SENSO DI COMUNITA’” .
A tratti mi sono emozionata, a tratti mi sono addormentata.
L’ho condiviso ed anche apprezzato. Nel titolo.

Voglio rivolgere un GRAZIE a quanti GRATUITAMENTE metteranno la loro opera e la loro intelligenza al servizio della città.
Penso che sarà un’estate bellissima e penso pure che gli effetti non tarderanno ad arrivare.

Sarà un’estate calda, un’estate in cui io starò colpevolmente al fresco, mentre ci sarà chi avrà camicia e fronte bagnata per amore della città.
Assessore, Lei troppe volte ha ribadito il nobile concetto della GRATUITA’.
Forse per convincerci, ma noi lo avevamo capito da subito.
Forse era Lei che faceva fatica a capirlo.

C’è tanta gente, assessore, Lei se ne sarà sicuramente accorta, disposta ad
offrire gratuitamente la propria disponibilità per amore della città.
Pensi un po’, assessore, c’è tanta gente anche al di fuori delle Vostre fila, della Vostra cerchia.
Che non è tra i Vostri clienti e neanche tra i Vostri elettori.
Non Vi ha neanche sfiorato l’idea di utilizzare “il meglio” che c’è in città.
Avete utilizzato “il Vostro”.

Troppo facile fare un appello a cittadini/cittadine e utilizzare solo i Vostri “votanti”.
C’è un qualcosa che non torna che rende “incredibile” l’appello.
C’è un ostacolo all’appello stesso.
Quell’ostacolo è rappresentato dalla Vostra stessa maggioranza, quell’ostacolo siete tutti Voi.

Sono queste stucchevoli e buoniste “cantilene” a dare l’esatta misura della INCOMPATIBILITA’ tra ciò che rappresentate e ciò che predicate.
Sono queste inutili cantilene a dare la misura della “disperazione politica” in cui Vi confondete.
Pensate che qualcuno possa darVi retta?
Non voglio essere cattiva, ma penso che a “Voi stessi” non ci crediate più neanche Voi.

Penso che l’euforia per l’arrivo dell’estate, abbia contagiato un po’ tutti, penso che l’accorato appello confonde i desideri con la realtà.
Che resta diversa, lontana, differente, nascosta dal vuoto delle parole della Vostra narrazione, della Vostra “cantilena”, dentro la quale sta affondando il Paese.