Eventi/di Mario Graziuso

Oggi venerdì 3 maggio alle ore 18:30, nella Sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, avrà inizio il Corso dal titolo “La breve storia urbanistica di Galatina: memorie, cronaca e tracce” a cura dell’architetto di fama internazionale Rosario Scrimieri, nostro illustre

concittadino, che ripercorrerà, per i nostri soci e quanti vorranno partecipare all’iniziativa, quanto ha pubblicato nelle pagine de il galatino, ottenendo unanimi consensi per la ricchezza del suo contributo alla conoscenza del nostro territorio cittadino.

Il Corso si articolerà in tre incontri, quello odierno dedicato agli anni ’50-’60, un secondo martedì 5 maggio che sarà riservato agli anni ’70 – ’80 e, infine, un terzo previsto per venerdì 17 maggio con il quale l’excursus storico sull’urbanistica di Galatina si concluderà con un esame degli anni ’90 – ‘2010 ed oltre.

Tutti i decenni saranno preceduti da note di vita politica ed economico-sociale, da una valutazione della legislazione in vigore nel periodo in esame e da un’analisi della pianificazione ed edificazione urbanistica.

Lunedì 3 giugno p.v. è in programma, infine, quale momento conclusivo del Corso, un incontro con Don Francesco Coluccia, direttore de il galatino sulla scelta editoriale di pubblicare la storia urbanistica di Galatina a cura dell’arch. Rosario Scrimieri.

Rosario Scrimieri è nato a Galatina nel 1942. Nel 1970 si laurea a Roma in architettura con una tesi in urbanistica sul riassetto territoriale del Comprensorio di Gioia del Colle. Dal 1971 al 1977 è assistente presso l’Istituto di Urbanistica dell’Università “La Sapienza” di Roma. Dal 1971 è stato incaricato di redigere progetti per nuove costruzioni civili e residenziali; di consolidamento, restauro e valorizzazione di edifici storico – artistici quasi tutti danneggiati da eventi sismici e di molti interventi che hanno avuto per oggetto l’architettura per la liturgia. Ha redatto piani urbanistici e paesistici e partecipato a concorsi in tutte le varianti della progettazione architettonica. In tutte le occasioni in cui fosse possibile ha coinvolto artisti che si integrassero con i suoi lavori. L’importanza che l’arte ha avuto nella sua vita professionale è testimoniata dall’amicizia con tanti operatori del settore, come il musicista Fernando Sulpizi e il critico Salvatore Carpentieri. Ancora di Scrimieri è l’idea del Centro per l’Arte SIGNUM (1988 – 2001) con gli archh. Caproni e Genco, Marrocco e il prof. Mario Bergamo, esperto in discipline liturgico – pastorali. Il Centro coordinerà e progetterà interventi di adeguamento liturgico e pubblicherà un Bollettino palestra di un vivace dibattito culturale. Con lo stesso gruppo sarà presidente dell’Associazione Culturale “Amici del Monastero di Santa Rita” che dal 1994 preparerà il Centenario della Canonizzazione della Santa del 2000 con una serie di mostre sugli artisti presenti nella Basilica di Cascia facendola leggere anche come uno scrigno dell’arte degli anni ’50 e arricchita con le opere contemporanee di Marrocco e Manzù. Le più recenti mostre “Impara l’arte e …”, allestite con la figlia Laura e l’arch. Caproni [la prima in collaborazione con l’Accademia di Frosinone e la seconda con RUFA (Rome University of Fine Arts)] rispettivamente del 2007 e 2008 hanno trasformato il loro studio professionale in uno spazio espositivo per giovani talenti.