Eventi/di Mario Graziuso
Oggi lunedì 27 maggio alle ore 18:30, nella Sala Conferenze del Palazzo “De Maria”, in Corte Taddeo, sarà presentato il libro di poesie della nostra socia e concittadina Daniela D’Errico, “Poesie del più e del meno”.
Dialogherà con l’autrice la curatrice della prefazione, la nostra consigliera Daniela Vantaggiato.
Marco Graziuso, con la sua sempre apprezzata voce,avrà il compito didare vita sonora ai versi della nostra poetessa.
La raccolta è stata pubblicata dalle Edizioni Manni nell’ottobre 2023, presso il cui catalogo ritroviamo un altro suo libro, Tracce di Eden del 2015, con introduzione di Giovanni Invitto, mentre il suo Allucinare è bello del 2005 con prefazione di Lucio Romano ed Echi caldi d’ azzurro del 2010, curato daAldo Bello ed Antonio Errico, sono entrambi delle Edizioni Il Campanile: questi ultimi rappresentano i tre libretti della sua precedente esperienza poetica.
In questa ultima raccolta poetica “la leggerezza come reazione al peso di vivere alla maniera di Calvino”, sottolineata nella prefazione, si unisce strettamente alla ragione e al sentimento.
Come si legge nella quarta di copertina, “il filo conduttore è una razionalità che si inserisce nel cumulo dei ricordi, dei rimpianti, degli affetti che si misurano sempre con il tempo presente. La poesia esce quasi furtivamente allo scoperto, dà vita ad un tutto organicamente costruito sul ritmo e nel senso di una fiducia nel futuro, pur tra gli affanni di ieri, quando si stringono ricordi e tra le certezze di oggi, che sono la maturità delle amicizie, gli oggetti reali presenti nella casa, i luoghi del territorio che dicono dell’infanzia e dell’oggi.”
Ancora Daniela Vantaggiato così conclude la sua introduzione: “Le parole dell’ultimo testo con cui si chiude la quarta fatica editoriale di Daniela D’Errico ci aiutano ad entrare nei brani, ci offrono una chiave di lettura e di senso del suo poetare. Fungono da bilancio e sintesi di tutte le presenze declinate nei singoli testi ed immettono nel futuro di un solo unico verso che verrà, quello dell’usignolo eco fiabesca, melodica, nuova ed antica del poetare.”
Far della vita versi
Arriva adesso/ a porre fine/ al mio gioco di-verso. / Amori nostalgie/ salenti inopinati/ ed altro ancora/ madri ingombranti/ Cassandre inascoltate/ e teneri papà:/tutto risolto/ in tre libretti fa? // Far della vita versi/ rende leggero il cuore/ fino a farlo volare/ insieme a Peter Pan/ nel giardino incantato/ là dove un verso solo/ ora mi resta in mano:/ quello di un usignolo.