Eventi/di Mario Graziuso
Oggi lunedì 22 gennaio alle ore 18:00, nella Sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, la programmazione dell’offerta formativa dell’Università Popolare “Aldo Vallone” prevede la seconda parte dell’evento dal titolo “Una meta chiamata felicità”, una lezione spettacolo con Ada Fiore, una produzione Industria Filosofica, liberamente ispirata all’opera di Bertrand Russell.
L’evento sarà introdotto dalla consigliera prof.ssa Rosa Anna Valletta.
“Se, come dice Aristotele, tutti gli uomini agiscono in vista della felicità, perché nessuno è felice?”
Da questo interrogativo ha avuto origine, lunedì scorso, l’intervento di Ada Fiore che nella prima parte della sua “lezione-spettacolo” si è concentrato sull’analisi delle cause di infelicità: la competizione, la noia, la mania di persecuzione, l’invidia, la fatica, la paura dell’opinione pubblica.
Nell’incontro odierno analizzerà quelle che invece possono generare felicità: un cordiale interesse per le persone, gli affetti, la famiglia, il lavoro, gli interessi interpersonali. Saranno cinquanta minuti di riflessione collettiva durante i quali sarà possibile trovare diagnosticato il proprio caso e magari avere qualche suggerimento sul metodo da seguire per vivere in un modo migliore.
Ada Fiore, abbastanza nota al nostro pubblico per dover tracciare il suo curriculum, è una docente di filosofia e autrice di varie produzioni editoriali destinate alla divulgazione della disciplina filosofica.
Nel precedente incontro ha avuto modo di raccontare la sua esperienza di Assessore alla cultura per 9 anni e poi di Sindaco del Comune di Corigliano d’Otranto per 10 anni durante i quali il suo paese è stato riconosciuto come il paese più filosofico d’Italia, per aver realizzato il “Giardino di Sophia”, il primo parco pubblico destinato al pensiero. Con la sua prima “lezione-spettacolo” è riuscita ad interessare il pubblico, utilizzando una sua originale metodologia, vero elemento innovativo per valorizzare la divulgazione del pensiero filosofico nella società contemporanea