Cronaca
“L’acqua è un bene comune, di proprietà collettiva, essenziale e insostituibile per la vita” così si apriva la Delibera della Regione Puglia (L.R. n. 11 del 20 giugno 2011) che istituiva l’Azienda pubblica regionale Acquedotto Pugliese (AQP).
Il risultato referendario, in maniera schiacciante, aveva sancito nel 2011 la volontà del Popolo di mantenere pubblici i servizi idrici integrati.
Oggi a distanza di 13 anni e a poche settimane dall’approvazione della Legge Regionale n. 14/2024 tutto è rimesso in discussione.
Il governo Meloni, con in capo il Ministro Fitto, impugna la Legge regionale dinanzi alla Corte Costituzionale e, nei fatti, apre la strada alla privatizzazione di una realtà pubblica e vitale della nostra regione.
Indietro non si può tornare ilo Bene Pubblico deve rimanere tale e bisogna, in tutte le sedi, difendere AQP e l’Acqua Pubblica.
Non ci dilunghiamo sulle responsabilità della Politica regionale che avrebbe potuto (dovuto) evitare che si arrivasse in extremis nel mettere in sicurezza AQP, ripubblicizzando l’acquedotto quando era possibile farlo. Del resto, i termini dell’ennesima proroga di affidamento erano chiaramente noti a tutti da tempo (la dead-line del 31/12/2025).
Oggi chiamare a raccolta tutte le forze sociali e istituzionali, come fa il Presidente Emiliano, rischia solo di buttare in caciara un tema vitale come è quello dell’acqua pubblica.
Come USB Puglia insieme al Coordinamento dei Lavoratori AQP, in solitudine, abbiamo da tempo sollecitato la Regione (Socio Unico di AQP) a prendere posizione ma, è servito a poco.
Resta, ma noi non siamo sbalorditi, la volontà politica del Governo Meloni di privatizzare il più grande acquedotto d’Europa. Oramai è chiaro che il ministro Fitto, e le destre al governo, hanno come modello le privatizzazioni dei Beni Pubblici, un vero e proprio “regalo” ai privati (ed a qualche multinazionale).
Ricordiamo a tutti le importanti parole di Padre Alex Zanotelli che anni fa diceva “Con il surriscaldamento del pianeta, l’acqua diventa sempre più scarsa e sempre meno accessibile ai poveri. Ben otto milioni all’anno di persone muoiono per questo. È inaccettabile che l’acqua sia quotata in borsa come se fosse una merce!”.
Noi intendiamo lottare fino allo stremo per salvaguardare AQP e il Bene Pubblico, per questo metteremo in campo tutte le iniziative utili.
L’ACQUA e il nostro Acquedotto Pugliese devono rimanere Pubblici!