Il Sedile

Vendita immobili comunali: asta deserta, pronti per la seconda.

Termine per le offerte il 29 marzo. Prezzi a base d’asta immutati, nessun ribasso

Cronaca/ di p.z.

Galatina – Come previsto e prevedibile il pubblico incanto, a mezzo di asta pubblica con il metodo delle offerte segrete, indetto con l’ Avviso del 16 febbraio 2017 è andato deserto. Entro il 10 marzo, infatti, non sono pervenute offerte in favore del Comune di Galatina per l’acquisto di nessuno degli immobili indicato nel Piano delle Alienazioni. Pertanto, nella seduta pubblica che era stata fissata per il 13 marzo 2017 il pubblico incanto è stato dichiarato deserto.  

Nonostante ciò è stato approvato il nuovo schema dell’Avviso di Asta, la Modulistica, l’estratto dell’Avviso di Asta per le pubblicazioni e si è proceduto alla pubblicazione dell’Avviso di Asta fissando il termine per il ricevimento delle offerte “in giorni n. 15, naturali e consecutivi, a decorrere dalla data di pubblicazione dell’Avviso di Asta sull’Albo Pretorio on-line del Comune di Galatina” lasciando però, la cosa ci ha lasciato alquanto perplessi, inalterato il prezzo di stima a base d’asta degli immobili.

Il plico contenente l’offerta e la documentazione dovrà pervenire a mezzo Raccomandata del Servizio postale oppure mediante Agenzia privata di recapito postale autorizzata, entro e non oltre, pena l’esclusione, le ore 11:00 del giorno 29 marzo 2017.

Nonostante la vendita del 10 marzo sia andata deserta, bisogna notare, dicevamo, che il prezzo di stima, a base d’asta per offerte migliorative non è stato rivisto al ribasso. Forse avranno pensato che qualcuno abbia perso il pullman in occasione del primo tentativo per cui confidano in una sorte migliore al secondo.

Scrivono infatti nell’Avviso che: “L’aggiudicazione avrà luogo anche qualora pervenga una sola offerta valida, sempre che il prezzo offerto sia almeno pari a quello base fissato nel presente Avviso per il
Lotto per cui il concorrente partecipa. Verranno escluse le offerte in ribasso rispetto al prezzo posto a base d’asta dal presente Avviso“.

Fa comunque piacere notare che in giro ci sia così tanto buon ottimismo, personalmente ne ho molto di meno, un pò perché alcuni immobili sono stati alquanto sopravvalutati (Vedi Sedile, Palazzo Mandorino, Palazzo Ferrarese etc..) ed un po perché avrei tenuto questi palazzi storici. Invece di avventurarmi in quel progetto velleitario e poco realistico della ristrutturazione dell’ex Tribunale per il trasferimento degli uffici comunali ( spendendo 286.000 euro) avrei venduto proprio quell’immobile di sicura pronta cassa.

Avrei, così, restituito i 286.000, residui di mutui, alla Cassa Depositi e Prestiti facendo diminuire, secondo quanto ripetuto più volte dalla Corte dei Conti, il debito su prestiti di lunga durata ancora in essere. Nel frangente avrei utilizzato una soluzione completamente gratis e molto più razionale per il Comune. Abbiamo un finanziamento di 1.300.000 euro dalla Regione Puglia per ristrutturare l’edificio scolastico di piazza F. Cesari, terminati i lavori sarebbe proprio quella, ripeto a costo zero, la soluzione ideale per trasferire gli uffici comunale. Non mancherebbe di certo lo spazio.

La popolazione studentesca, nell’edificio in piazza F. Cesari, è ridotta ormai a poche classi, cosa se ne faranno di un immobile enorme su cui si stanno, peraltro spendendo 1.300.000 euro di finanziamento regionale per ristrutturarlo? Se ciò non è fare uso illogico dei soldi pubblici, allora diteci voi cos’è.

Attendiamo il 29 marzo per il secondo incanto.

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