Il Sedile

Vergogna, hanno reintrodotto l’assegno di fine rapporto. Mentre i cittadini pugliesi fanno la fame, i consiglieri regionali si fanno i regali.

Avrà effetto retroattivo con decorrenza 1° gennaio 2013. Si tratta di 9 milioni di euro che finiranno nelle loro capienti tasche.

Cronaca/Politica/di Redazione

I consiglieri regionali pugliesi, con un emendamento votato all’unanimità,
nell’ultima seduta del consiglio del 27 luglio, hanno reintrodotto l’assegno di fine mandato. Il classico blitz della casta alla vigilia delle ferie fatto nella speranza che tutto potesse passare sotto silenzio e ciò rende la forma ancor più riprovevole di quanto non sia di già la sostanza. Neanche il coraggio delle loro azioni.

Sono fatti che non hanno bisogno di alcun commento. Parlano da soli. Sappiate accogliere con i dovuti onori su ogni piazza in cui avrete il piacere di incontrare questi signori perché meritano di tutto e di più.

Questo il testo dell’emendamento che si son votati.


1- Uno far data dal primo gennaio 2013, a coloro che hanno ricoperto le cariche di consigliere regionale o di componente della giunta regionale, spetta l’assegno di fine mandato anche se cessati dalla carica nel corso della legislatura. L’indennità non spetta in caso di annullamento dell’elezione

2- L’ammontare dell’indennità di fine mandato è fissato nella misura della ultima mensilità dell’indennità di carica l’orda percepita dal consigliere cessato dal mandato moltiplicata per ogni anno di effettivo esercizio del mandato

3- Per gli effetti di cui Al comma 2, la frazione di un anno effettivo di esercizio in carica non inferiore a 6 mesi è computata come anno intero, mentre quella minore non è considerata.

4- L’attribuzione dell’indennità è effettuata entro tre mesi dall’inizio della nuova legislatura o dalla cessazione del mandato.

5- In caso di morte del beneficiario l’assegno di fine mandato è versato agli eredi.

6- Sull’indennità di carica è operata una trattenuta obbligatoria nella misura del 1% al netto delle ritenute fiscali, a titolo di contributo per la corresponsione dell’assegno di fine mandato. La stessa trattenuta del 1% è effettuata dall’assegno di fine mandato ai beneficiari in carica dal primo gennaio 2013 e cessati alla data di entrata in vigore della presente legge

Exit mobile version