Rubriche/di Luigi Mangia
Il 16 novembre é la giornata mondiale del filosofo, una figura ancora viva e utile al pensiero che resiste nel tempo che ci aiuta a superare la crisi e la paura dell’intelligenza artificiale.
La scuola e tutta la Accademia sono coinvolte nell’ approfondire il ruolo dell’intelligenza artificiale e in particolare la crisi dell’uomo il quale si sente privato dei mezzi dell’intelligenza e quindi dell’esercizio del pensiero.
Pensare vuol dire indagare, stabilire relazioni, dialogare con diverso, tessere il filo dell’essere. L’intelligenza artificiale sicuramente risolve moltissimi problemi, scrive testi, progetta paesaggi, risolve teoremi; il limite dell’intelligenza artificiale é quello di non avere la soggettività cioè l’intelligenza artificiale non é soggetto e quindi manca di coscienza, non ha il metro della valutazione.
Al contrario il filosofo si muove interrogando l’uomo, affronta i suoi problemi, lo accompagna nel suo percorso del tempo, lo guida nell’intelligenza. La giornata mondiale del filosofo certifica ancor di più l’importanza della filosofia e il ruolo di maestro del filosofo. Sono passati secoli ma Socrate é ancora vivo ed é utilissimo al nostro tempo ancor di più per non subire la paura dell’intelligenza artificiale ma trovare modi e tempi per discutere nella scuola che non ha paura e sente invece di avere un grande ruolo nel progettare il futuro che vogliamo essere.