Sport/di Piero de lorentis
E’ una classifica veramente carente nei numeri per Galatina pallavolistica. Il dato oggettivo è incontestabile, le circostanze in cui è maturato sono incontrovertibili, la volontà degli atleti mai messa in dubbio, la caratura tecnica del gruppo immeritevole dell’attuale posizione di classifica.
Ed allora la ricerca di uno o più colpevoli fuori da queste grandezze chi chiama in causa? Sarebbe facile per i detrattori e per chi non vuole il bene di Olimpia Sbv mettere in croce società, tecnici, atleti e tifosi, ma non è il momento di istruire processi.
Se si spargono critiche e dissensi lungo un percorso di per sé già lastricato da malagevoli passaggi (defezioni improvvise, risorse economiche insufficienti ecc.), allora il rischio di una fatale caduta ha ampie possibilità di verificarsi.
La squadra non va abbandonata alla sconfitta e all’impotenza. Il gruppo va preso a braccetto, reso capace di trasformare il problema in un’opportunità, anche se il fattore infortuni sta falcidiando il sestetto di mister Monaco.
Dovrà essere questa la trama su cui, a cominciare dal pomeriggio di domenica, atleti e tifosi dovranno comporre l’ordito per la risalita a galla.
Il Pomigliano naviga alto con i suoi 26 punti, occupa la quinta posizione in classifica alle spalle delle quattro grandi sorelle che hanno un incedere a doppia velocità, ma non per questo è incontrastabile tanto da sovvertire un pronostico che oggi è sfavorevole ai ragazzi di mister Monaco.
I napoletani guidati da Gennaro Libraro hanno quella peculiarità di essere un complesso omogeneo e ben rodato, efficace nella diversità dei ruoli senza prediligere, a priori, un impegno a tutto spiano del suo opposto.
La vittoria conquistata domenica scorsa a Taviano (3-1) dimostra, nei due set tirati allo spasimo, di quanto carattere agonistico riescano ad esprimere come collettivo, mandando in doppia cifra ben 4 dei suoi componenti.
Al PalaPanico, con inizio alle ore 18 domenica 26, vedremo di sicuro in campo la diagonale Coppola-Ammirati, i laterali Madonna e Brancaccio, con Esposito e Pirozzi (o Napoletano) al centro e Iervolino (vero magnete in ricezione) ad orchestrare la difesa.
La risposta prima che dal campo dovrà venire dalla tribuna, a cuore aperto.