Cronaca/Politica/di Vox Italia
Dopo il flashmob contro il 5G Giancarlo Vincitorio ritorna sul problema svelando l’esistenza negli archivi del Comune di Lecce di un accordo firmato con una potente aziende delle telecomunicazioni per installare centinaia di apparecchiature hotspot in tutti i quartieri della città.
Inoltre Vincitorio, che è esponente regionale di Vox Italia in Puglia, svela pure quali sono alcune delle oltre 350 strade cittadine utilizzare per installare gli hotspot. Si inizia da Piazza Sant’Oronzo per poi proseguire con via F. D’Aragona, piazza Duomo, Porta Rudiae, Porta San Biagio, via Libertini, via dei Perroni, le zone di via Trinchese e piazza G. Mazzini. Poca cosa, comunque, rispetto all’elenco completo delle 350 strade che Vincitorio ha chiesto al sindaco Salvemini.
Altri particolari interessanti riguardano il testo dell’accordo firmato dal Comune di Lecce con Fastweb due anni fa proprio per il 5G.
“La mia battaglia – dichiara Vincitorio- è finalizzata a fare in modo che i cittadini siano informati sui rischi della tecnologia 5G e siano a conoscenza delle 350 strade di Lecce utilizzate per diffondere il segnale radio con frequenza elettromagnetica mediante gli hotspot. Sono convinto che questa sia una sperimentazione tecnologica e che i cittadini, purtroppo, risultano essere le cavie”.
Vincitorio, nell’ultima lettera indirizzata al sindaco Salvemini, è stato molto specifico: ha chiesto copia del protocollo d’intesa che nel maggio 2018 il Comune di Lecce ha firmato con Fastweb S.p.A. per la tecnologia 5G; mappa delle installazioni attuali e di quelle in valutazione riguardanti installazioni di tecnologia 5G; elenco delle strade cittadine interessate da impianti attuali e futuri di tecnologia 5G e wifi;sapere se risulta vero che attualmente ci sono circa cento hotspot già installati in città; sapere se con quel citato protocollo d’intesa gli impianti 5G aumenterebbero di ulteriori 350 unità; sapere a quali fasi applicative si è giunti di quel protocollo con Fastweb.
Insomma, la battaglia che Vincitorio sta compiendo da mesi in Puglia evidentemente non si è conclusa con il flashmob di domenica scorsa in piazza Sant’Oronzo. Resta invece da verificare quanto tempo impiegherà il sindaco Salvemini per rispondergli.