Cronaca/di Redazione
Sorpresa e caos questa mattina (24 ottobre n.d.r.) in via Corigliano. Erano circa le 8.15, orario dell’ingresso dei ragazzi a scuola.
Ad assistere increduli al blocco del traffico ed al conseguente disagio, insieme ai numerosi genitori, vi erano anche due consiglieri comunali.
Una, Paola Carrozzini, era lì in quanto docente di quell’istituto, l’altro, Francesco Sabato, perché accompagnava la figlia a scuola.
Uno spettacolo da città metropolitana con traffico delle ore di punta. Due lunghe file di macchine si snodavano su entrambi i lati di percorrenza della strada. Un’autoambulanza, come potete notare dalla foto in alto, bloccata nell’ingorgo, macchine parcheggiati su entrambi i lati e due poveri cristo di agenti di polizia municipale che non sapevano che pesci pigliare per dare una soluzione al problema perché al problema a quel punto non vi era più soluzione.
La soluzione avrebbe dovuta essere trovata a monte regolamentando l’orario dell’inizio dei lavori. Non era un mistero per nessuno che su quella strada vi è una scuola, non era un mistero per nessuno che dalle ore 8.00 alle 8.30 è orario di ingresso a scuola, non era un mistero per nessuno che quella strada è un arteria densamente trafficata e pericolosa. Aggiungiamo anche la presenza (qualche santo illumini chi ha concesso l’autorizzazione) di un dehor in prossimità dell’incrocio ed il quadro è completo.
Invece che dare soluzioni alle problematiche istituendo divieti di parcheggio almeno su uno dei due lati della strada, rimuovendo strutture fisse o mobili che creano intralcio e pericolo al traffico veicolare e pedonale, istituendo zone sosta per il carico e scarico merci, cosa si è pensato di fare? Si è pensato di far eseguire i lavori di pittura della zebratura dei passaggi pedonali rialzati in pieno orario scolastico.
Sono convinto che tutto ciò sia successo solo per l’imprevedibilità dei fatti nel senso che nessuno abbia previsto o minimamente pensato che la ditta esecutrice dei lavori fosse talmente incauta da eseguirli in orari così nevralgici per la circolazione, ma il bravo medico si dice sia quello che riesce a prevenire la malattia perché prevenire è meglio che curare.
Essere giunti sul posto quando il danno era ormai già fatto, come ha fatto l’assessore Tundo, è servito a ben poco in quanto il disastro era ormai già bello e confezionato. Un bell’applauso, invece, se lo sarebbe meritato se insieme ai tecnici avesse svolto opera di prevenzione come del resto un buon politico dovrebbe fare.