L’informazione questa sconosciuta.
Cronaca/ di Redazione
Non vi è cosa peggiore per salvare la faccia che all’errore si aggiunga un altro errore anche perchè excusatio non petita accusatio manifesta. Se poi all’errore si associa anche la bugia la cosa è ancor più deplorevole ed addirittura offensiva nei confronti dell’intelligenza dei cittadini.
Hanno scritto ieri in coppia il sindaco Amante e l’assessora Dettù che :” In previsione dell’allerta arancione segnalata dalla Protezione Civile e per evitare situazioni pericolose come già avvenute in passato, abbiamo d’accordo con Monteco chiesto ai cittadini di non conferire la carta fuori dalle proprie abitazioni questa mattina.
Dal momento che non tutti sono stati raggiunti dalla comunicazione e grazie al fatto che le condizioni meteo sono state migliori del previsto, Monteco ha comunque ritirato la carta posta fuori da qualcuno. Anche perché la carta poteva rappresentare un pericolo in caso dell’aggravarsi delle condizioni nel corso delle giornate o delle ore successive“.
Sindaco ed assessore dichiarano di aver agito in simbiosi con la Monteco. Sarà vero? Ci crediamo molto poco per il semplice fatto che sia sul sito istituzionale della Monteco che su quello del comune di Galatina non vi è traccia dell’invito in oggetto. Non una determina o una ordinanza come quando si son minacciate multe e denunce. C’è stato bisogno di andare su Facebook per trovare niente di meno che un trafiletto della Polizia Municipale che avvisa dell’allarme meteo e del divieto del conferimento di carta e cartone.
Forse anche per la Polizia Municipale, dopo Sindaco ed Assessori, il sito della comunicazione ufficiale sarà diventato Facebook ed in Facebook anche per loro si ferma il mondo. Poi, però, con il solito scoppio ritardato, al Sindaco ed all’assessore Dettù ha fatto capolino il dubbio. Anche loro possono avere dei dubbi, ritardati ma pur sempre dubbi, inefficaci ed inefficienti ma pur sempre dubbi. Insomma quelli del tipo “Dubito (non cogito) ergo sum”.
Qualcuno, forse, alla stregua di come in altre occasioni abbiamo fatto noi, avrà ricordato loro i dati Istat ossia che in Italia in Italia il 35% della popolazione non ha non fa uso di internet.
Del rimanente 65% oltre il dieci per cento non fa uso dei social. Le percentuali di utilizzo sia di internet che dei social crollano di un buon 20-25% man mano che ci si sposta verso sud e le isole.
Ecco dunque pronta, dopo il moto popolare sollevato dalla mancata comunicazione e dal successivo svolgimento del servizio di raccolta, la pietosa bugia per tentare di coprire in qualche modo la colpa della pessima gestione dell’allerta meteo.
Le emergenze portano in confusione questa Amministrazione. Già lo scorso anno durante un temporale ampiamente previsto furono proprio i cartoni unitamente ad intasamenti dai rifiuti delle caditoie a provocare vari allagamenti in città.
Quest’anno per fortuna gli allagamenti non ci sono stati perché le intemperie meteo sono state clementi eppure i nostri eroi ci hanno messo tanto del loro per creare confusione.
La comunicazione, fatta eccezione per gli spettacoli del Cuore Scalzo ed affini, non è decisamente il forte di questi amministratori. Con una determina o una ordinanza o un trafiletto Facebook pensano di aver salvato il mondo e fatto per intero il proprio dovere. Di chi non fa uso di internet e social se ne fregano. L’informazione per loro comincia e finisce lì in un Social Network. Una macchina che faccia il giro della città per informare su emergenze, avvenimenti imprevisti o imminenti mai.
No social, no internauti? Vecchiette e vecchietti fatevene una ragione voi per questi amministratori non esistete anzi a leggere qualche scienziato/a della comunicazione social i vecchietti non in possesso di patente, o che l’hanno dismessa, dovrebbero riprendere patente e macchina e portare il rifiuto all’isola ecologica. Si sta cercando, tramite questi giullari di corte, di far passare una logica perversa, ossia quella che il cittadino deve sostituirsi a colmare tutte le inadempienze, incapacità ed incompetenze agli amministratori ed ai gestori dei servizi pubblici.
Non è sufficiente che il cittadino paghi a caro prezzo i disservizi pubblici ma, secondo questi scienziati dovrebbe anche sostituirsi nel fare ciò che essi non fanno. Per quello che non fa il cittadino multe e denunce, per quello che non fanno amministratori e gestori di servizi pubblici vale la logica del cetriolo e l’ortolano. Altro che legge del Menga.
Capitolo disinfestazione da mosche e zanzare. Dicasi la stessa cosa per quanto riguarda l’informazione. Dopo aver fatto apparire sul sito istituzionale un calendario delle disinfestazioni (ne sono già state fatte già due) silenzio assoluto. Zero sia da parte dell’Amministrazione che della Monteco. Quanti avranno dormito con finestre aperte per il caldo avranno fatto il pieno di disinfettante. Come sono lontani i tempi in cui anche la Monteco publicizzava a spron battuto i propri editti e minacciava misure drastiche contro i trasgressori del conferimento differenziato non conforme. Da Super eroi del pulito a cavalieri dell’apocalisse.
Auguriamoci comunque, dopo questa ennesima occasione perduta, che la prossima sia la volta buona per dimostrare di aver capito, seppur in ritardo, che, come hanno scritto nella giustifica, con la sola informativa su Facebook : “ non tutti sono stati raggiunti dalla comunicazione” .