Il Sedile

La Confartigianato di Lecce sarà presente alla manifestazione nazionale del 18 a Roma

Lo conferma il presidente provinciale, Luigi Derniolo, che sensibilizza i propri iscritti ad aderire massicciamente alla manifestazione.

Cronaca/di Amedeo Venturiero

” Senza l’impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”. E’ questo lo slogan della manifestazione che vedrà confluire il 18 febbraio a Roma, da ogni parte d’Italia, le rappresentanze degli imprenditori di Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti. Una grande manifestazione per chiedere un deciso cambio di rotta in previsione di un 2014 per nulla sereno.

Confartigianato Lecce, per l’occasione, chiede una massiccia mobilitazione ai propri iscritti per chiedere con forza a Governo e Parlamento una svolta urgente e decisa nella politica economica del Paese.

“La nostra sede provinciale – afferma il Presidente di Confartigianato Luigi Derniolo – aderirà alla manifestazione romana del 18 Febbraio. Tuttavia vogliamo impegnarci, sin da subito, nel supportare con la nostra voce e la nostra azioni, le imprese e i colleghi artigiani in sofferenza, affinché non subiscano oltre misura questa fase di stagnazione della economia e non siano vittime predestinate delle politiche miopi e scellerate finora perpetrate ai danni delle piccole imprese.”

Nell’occasione sarà presentato un manifesto con le proposte e le richieste di Confartigianatodi Lecce affinchè possa esserci un reale cambiamento economico e sociale

“Vogliamo che questo manifesto- prosegue il Presidente Provinciale-  contenga ed evidenzi i disagi delle imprese meridionali, piegate da politiche nazionali poco lungimiranti e prive di strategie di ampio respiro quelle stesse strategie che noi rivendichiamo per poter avere un concreto supporto per tutto il nostro comparto produttivo”.

“Ci impegneremo assieme ai nostri associati – conclude Derniolo- affinché dopo questa azione di rilevanza nazionale si  continui con impegno nell’azione di sensibilizzazione nei confronti della politica, troppo spesso miope verso i bisogni della piccola impresa e dell’artigianato in particolare.”

 

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