Il Sedile

Xylella: Coldiretti Puglia, pieno appoggio ai vivaisti.

Ennesimo scaricabarile stavolta ad Avvocatura Regionale.

Cronaca/ di Coldiretti Puglia.

Pieno appoggio e sostegno di Coldiretti Puglia alla manifestazione dei vivaisti pugliesi che continuano a non avere le deroghe richieste per la movimentazione delle piante specificate nelle aree delimitate, nonostante il Comitato Fitosanitario Nazionale si sia chiaramente espresso favorevolmente in tal senso.

“La palla è passata all’Osservatorio Fitosanitario regionale e ‘l’obbligo di firma’ compete alla macchina burocratica regionale. Ci chiediamo che senso abbia avuto aspettare le risoluzioni del Comitato fitosanitario nazionale, se già si è pronti a metterle in discussione e a richiedere il parere dell’Avvocatura regionale per firmare o meno le deroghe? L’inaccettabile scaricabarile ha già mandato in fumo 10 milioni di euro di reddito delle aziende vivaistiche e 1000 posti di lavoro”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

“E’ incredibile che l’amministrazione regionale, pur di non firmare le deroghe – aggiunge il presidente di Coldiretti Brindisi, Filippo De Miccolis, che ha preso parte alla manifestazione dei vivaisti davanti all’Assessorato regionale – abbia avanzato la proposta di indennizzare le aziende. Ci chiediamo con quali soldi, poi. In altre parole le imprese vivaistiche dovrebbero decidere di smettere di fare impresa, aspettando con il cappello in mano di farsi indennizzare. I vivaisti, al pari di olivicoltori e frantoiani, non vogliono elemosine, vogliono solo avere la libertà di lavorare, produrre e fare reddito d’azienda”.

I vivaisti salentini, almeno quelli che sono riusciti a sopravvivere, hanno dovuto dedicarsi al giardinaggio o alle sole piante non specificate, mentre l’Osservatorio fitosanitario non sta rilasciando più neppure il registro dei passaporti per la movimentazione delle piante fuori dalle aree delimitate.

Una delle richieste avanzate da Coldiretti Puglia riguarda l’autorizzazione alla produzione e alla vendita, esclusivamente nelle aree infette, con opportuni strumenti di rintracciabilità, oltre che delle piante specificate anche delle piante ospiti riconosciute, o in via di riconoscimento da parte di avvalorati studi scientifici, resistenti o immuni alla Xylella Fastidiosa.

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