La cultura nell’età dei consumi. Appena uscito per i tipi di Laterza  

Per tutti i gustiLibreria/ di Emilia Frassanito/ Libreria FiordilibroBauman

Galatina – Zygmunt Bauman, Professore emerito di sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia, uno dei più noti e influenti pensatori del mondo, analizza in questo suo ultimo lavoro le tendenze culturali del XXI secolo. Per tutti i gusti è una riflessione su come sia cambiato il patrimonio di conoscenze nella società moderna.

La cultura ha di fatto perso la sua accezione illuministica e già da un po’, non è più ” lo strumento di navigazione per pilotare l’evoluzione sociale”, non è più considerato agente di cambiamento, ma è diventata un grande magazzino strapieno di merce la più varia e con scadenza. Pochi decenni fa, ogni offerta artistica si rivolgeva ad una classe specifica e solo a quella, c’erano gusti d’élite per la cultura alta, gusti conformisti per la classe media e gusti volgari per classi inferiori.

Ora non si parla più d’intenditori, ma di intellettuali che consumano tutto in modo onnivoro, non legandosi a niente, non vietandosi niente, anche generi che non molto tempo fa era impossibili accostare. Non è che non esista più l’élite culturale, ci racconta il sociologo, ma è impegnata a “inseguire il gran colpo ed altri eventi famosi collegati alla cultura per trovare il tempo di formulare canoni di fede o convertire ad essi gli altri.”

Oggi lo “snobismo culturale consiste nella negazione ostentata dello snobismo”, commenta Bauman. Non esistono più discussioni in difesa di una forma d’arte rispetto ad un’altra e la flessibilità, l’intercambiabilità e la scarsa convinzione di sé sono diventate un valore. Gli artisti producono solo per avere una breve fama e per compiacere chi usufruisce delle loro opere, le quali vengono giudicate tutte attraverso la “montatura pubblica” che le si costruisce intorno.  Il compito principale della cultura oggi non è quello di soddisfare i bisogni esistenti, ma di crearne sempre di nuovi. Gli intenditori e gli operatori culturali sono  stati trasformati in clienti.  Da leggere e rileggere, spiazzante ed illuminante come tutti i saggi di Bauman, ma che ci mette addosso un profondo senso di malinconia.